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DISGIUNTO.
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DISGIUNTO.
Definiz: Partic. pass. di Disgiungere.
Lat. disjunctus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Separato, Diviso, dal termine, col quale checchessia o chicchessia era unito o accompagnato; ed anche semplicemente Non congiunto. ‒
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 391: I tempi freddi ed acquosi non ti lasciano tenere le genti insieme, nè ti puoi unito presentare al nimico, ma ti conviene alloggiare disgiunto di necessità e senza ordine.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 56: Gildippe ed Odoardo amanti e sposi,... Non sarete disgiunti ancor che morti.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 34: La manca al braccio ad Ismael recide: Lascia, cadendo, il fren la man disgiunta.
Esempio: Fosc. Poes. 38: O tu, disgiunti Custodisci costor: d'essi sarammi Tua vita pegno.
Esempio: E Fosc. Poes. 222: Ancor disgiunta Dal continente l'isola non era.
Esempio: Pindem. Poes. 260: Ma sotto a qual sembianza, e in quai contrade Dell'universo nuotino disgiunti Quegli atomi, ond'Elisa era composta, ec.
Definiz: § II. Figuratam. ‒
Esempio: Dant. Purg. 25: Sì che per sua dottrina, fe' disgiunto Dall'anima il possibile intelletto.
Esempio: E Dant. Conv. 194: Le quali [piante] se si trasmutano, o muoiono del tutto, o vivono quasi triste, siccome cose disgiunte dal loro amico.
Esempio: Salvin. Disc. 2, IV: E ben dalle grandi qualità dell'Altezza Vostra.... disgiunto andar non dovea il favore verso le lettere.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 305: Non può essa (l'adulazione) andar disgiunta dalla umana fragilità, e pian piano s'introdurrà in ogni luogo, in cui ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 284: La lingua è tanta parte dello stile, anzi ha tal congiunzione seco, che difficilmente si può considerare l'una di queste due cose disgiunta dall'altra.
Definiz: § III. E per Discosto, Distante; con relazione anche a tempo. ‒
Esempio: Alam. L. Gir. 24, 77: Sì lento sprona, Ch'ei fu da i suoi compagni tosto giunto, Non essendo ei dal ponte assai disgiunto.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 47: Qual sì disgiunta Terra è dall'Asia,... Vergine glorïosa, ove non giunta Sia la tua fama?
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 261: E per congiunger la notizia intera de' successi in questo affare, benchè disgiunti di tempi, noterò come ec.
Definiz: § IV. Figuratam. ‒
Esempio: Dant. Purg. 6: E là dov'io fermai cotesto punto Non si ammendava, per pregar, difetto, Perchè il prego da Dio era disgiunto.
Esempio: E Dant. Conv. 306: Mostro com'elle (le ricchezze) non possono causare nobiltà, perchè sono vili; e mostro quelle non poterla torre, perchè sono disgiunte molto da nobiltà.
Definiz: § V. E per Diviso, Separato, nella sua continuità. ‒
Esempio: Dant. Purg. 9: Vedi là il balzo che il chiude d'intorno, Vedi l'entrata là 've par disgiunto.
Definiz: § VI. E detto di quantità, vale Discontinuo. ‒
Esempio: Salv. Infarin. pr. 128: Le differenze della quantità sono l'esser continua o disgiunta,... e 'l picciol suol darsi alla continua, o alla relazione ch'è nella continua; perchè diciamo picciol corpo, picciola nave, picciol cavallo. S. Suol darsi. F. Ma 'l breve diamo alla disgiunta, o alla continua? S. Alla continua parimente.... F. E 'l picciol dassi alla quantità disgiunta, e dicesi picciol numero.
Definiz: § VII. Term. di Musica. Si disse dei tetracordi tetracordo disgiunto, quando il primo suono del secondo di essi, distinto dal quarto del primo, succedeva a questo per intervallo di seconda. Ma oggi dicesi propriamente d'intervalli, che procedano di salto e non di scala, o di gradi della scala non contigui. ‒
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 91: Non si unendo [i tetracordi] per verun grado comune, ma per il solo intervallo compreso tra due gradi, ne risulta che i tetracordi meritamente si devono chiamare disgiunti.
Definiz: § VIII. Detto di parlare disgiunto, vale I cui concetti o proposizioni non sono legate mediante alcuna copula. ‒
Esempio: Tass. Lett. 1, 115: Io troppo spesso uso il parlar disgiunto; cioè, quello che si lega più tosto per l'unione e dependenza de' sensi, che per copula o altra congiunzione di parole.
Definiz: § IX. Detto di vista, vale Non raccolto in maniera da condurre per l'organo al sentimento l'immagine intera dell'oggetto esteriore, che sia molto lontano. ‒
Esempio: Dant. Conv. 197: Chi guarda col viso per una retta linea,... prima vede le cose prossime chiaramente; poi, procedendo, meno le vede chiare; poi, più oltre, dubita; poi massimamente oltre procedendo, lo viso disgiunto nulla vede.
Definiz: § X. In forza di Sost. Disgiunti, vale Persone non congiunte per parentela; contrario di Congiunti: ma è voce poco usata. ‒
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 117: Non sempre [gli uomini irati] lanciano contra il cielo, bestemmiando, le fiamme del loro sdegno: ma bene spesso versano su la terra, quasi per fianco, or tra i dimestici, or tra i disgiunti, una piena di maledizioni orrendissime.
Definiz: § XI. Pure in forza di Sost. Figura grammaticale, che consiste nell'omissione delle copule che collegano le varie membra del discorso, e che comunemente dicesi Asindeto. ‒
Esempio: Car. Arist. Rett. 242: Hanno ancora i disgiunti questo di proprio, che con equale spazio di tempo mostrano di dir più cose che se fossero congiunti; perciochè la natura del congiungimento è di fare di molte cose una.
Definiz: § XII. E Term. delle Scuole. Secondo proprietà latina è preso per lo stesso che Dilemma; detto così, perchè le due proposizioni contrarie, onde consta tale argomentazione, vengono enunciate mediante la disgiuntiva O. ‒
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 466: Ciò intende S. Agostino col nome universal di miracoli nella prima parte del suo disgiunto.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 287: Nè temano [i repubblicani] che il soprastare pregiudichi; imperocchè io fo questo disgiunto: o la repubblica si assoda in Francia, o no. Nel primo supposto, ec.